Il normale processo della erezione del pene avviene schematicamente , ed in sintesi, con la dilatazione delle arterie cavernose ed elicoidali , il rilasciamento della muscolatura liscia cavernosa che causa l'incremento del flusso ematico negli spazi lacunari per cui si realizza la dilatazione di questi spazi che determina una co-pressione dei canali di drenaggio venoso sub-tunicale : tutto ciò determina la fase di tumescenza, cioè di rigidità, anche per la partecipazione della contrazione di muscoli ischio-cavernosi , ed in tali fasi deve ovviamente essere integro e perfettamente funzionante il meccanismo di occlusione venosa.
In questo complesso processo intervengono molti fattori , dall'ossido nitrico (NO) , ma pure alle prostaglandine (PGE1) , la molecola polipeptide V.I.P, endotelina-1 , VEGF, attivazione di NF-KB (fattore nucleare transizionale delle cellule B), aumento del NO e del ROS, stress ossidativo, stress nitrosattivo, PDGF, FGF, EGF, TGF, ecc...
Dopo l'orgasmo e la eiaculazione si realizza la detumescenza , per cui il pene ritorna allo stato di flaccidità .
Le terapie RIGENERATIVE avrebbero la finalità di cercare di contribuire a realizzare, in casi clinici selezionati, un miglioramento alla erezione nelle sue fasi di tumescenza e massima rigidità , a cui segue il ritorno alla flaccidità dopo la eiaculazione.
Anzitutto una premessa: occorre considerare che queste terapie non possono essere dichiarate come una “panacea” , intese cioè nel senso di essere un rimedio miracoloso o “toccasana” che consenta guarigioni o comunque risultati terapeutici positivi in tutte le disfunzioni sessuali erettili, perchè le cause di insorgenza delle disfunzioni erettili sono molteplici per cui, una volta accertate con esami diagnostici accurati, richiedono in prima istanza , terapie idonee e specifiche caso per caso, al fine di curare sia il “sintomo”( come ad esempio la scarsa rigidità o la rapida detumescenza ) e sia la “ causa di insorgenza” del disturbo stesso : terapie prescritte sempre dallo specialista andrologo, che in alcuni casi potrà ritenere utile associare , come idoneo supporto ulteriore, anche le terapie rigenerative.
La più efficace e razionale strategia terapeutica consiglia infatti di adottare cure sempre ”Multimodali” intendendo con ciò il concetto che non basta una sola cura fisica o farmacologica o altro, ma occorre utilizzare, in modo razionale e personalizzato , molte cure farmacologiche o fisiche che agiscano sinergicamente al fine di conseguire il miglior risultato terapeutico.
Pertanto le terapie rigenerative non devono essere considerate come “ le uniche e possibili terapie ” idonee a migliorare e guarire tutte le disfunzioni sessuali erettile , ma devono essere sempre associate, ovviamente in vario modo, a tutte le altre strategie di cura che lo specialista andrologo saprà consigliare per il caso clinico specifico, valutando rigorosamente ed anzitutto gli esiti degli accertamenti consigliati ed effettuati (ecografia, ecocolordoppler , elastosonografia , ecodinamica. penogramma, ecc...) e considerando vari fattori come la età del paziente, il suo stile di vita (fumo, alcolici, ecc ), habitus (obesità ecc..) , i farmaci utilizzati per co-morbidità ( presenza di ipertensione, diabete , dislipidemie ,ecc), esami ematici circa soprattutto glicemia, colesterolemia totale / HDL / LDL, trigliceridi ecc.., ed altri vari parametri.
Infatti, come sopra indicato , lo specialista andrologo consiglierà al paziente di adottare una serie di vari provvedimenti terapeutici che abbiano la finalità di curare sia il “sintomo” inteso come disturbo segnalato da paziente (esempio scarsa rigidità, calo di libido, deficit erezione, ecc..) sia anche la “causa “ che ha determinato la insorgenza della disfunzione erettile.
La terapia rigenerativa è considerata anche come una terapia riparativa perchè vorrebbe essere finalizzata a riparare i “danni organici ” che stanno alla base etiopatogenetica delle singole patologie a carico dei corpi cavernosi o del setto intercavernoso.
E' doveroso comunque precisare che le aspettative del paziente con deficit erettile, non possono mai essere assicurate anche ricorrendo a queste terapie di più recente introduzione, anzitutto perchè è diversa la reazione di risposta alle varie cure da parte di ogni singolo paziente.
Schematicamente abbiamo essenzialmente a disposizione tre tipi di Terapie Rigenerative :
1) CELLULE STAMINALI
Le cellule staminali, che rappresentano la grande promessa della Medicina del Futuro, iniettate nel pene trovano indicazioni nella cura delle disfunzioni erettili, ma vanno limitate a casi selezionati e dopo accurata valutazione clinica, ed ovviamente su specifica indicazione espressa da parte dello specialista andrologo.
Cellule staminali : cosa sono ?
In sintesi si può dire che le cellule staminali sono cellule del nostro organismo che possono differenziarsi negli specifici tipi citologici e che sono essenzialmente caratterizzate da :
a) autorinnovamento .
e
b) pluripotenza, cioè capacità di differenziarsi in tipi di cellule specializzate e ciò soprattutto nelle cellule totipotenti o pluripotenti, dando origine a qualsiasi tipo di cellula matura.
Nell' uomo esistono le cellule staminali embrionali (prelievo da sangue del cordone ombelicale) , e le cellule staminali adulte (generalmente il prelievo avviene dal midollo osseo oppure dal tessuto adiposo sottocutaneo).
Il prelievo , effettuabile in Centri specializzati, avviene generalmente dalla cresta ossea iliaca con un ago che preleva ed aspira un frustolo di tessuto : la manovra è effettuata in anestesia locale .
E' possibile anche il prelievo mediante liposuzione del grasso sottocutaneo.
Le cellule staminali possono essere quindi separate dalle altre cellule del midollo osseo e pure coltivate o cresciute in laboratorio: quando le cellule staminali sono poste in ambiente “tessuto specifico” esse si attivano , si dividono e creano nuove cellule di seconda generazione , o cellule progenitrici, che possono differenziarsi in nuove cellule con lo stesso fenotipo del tessuto ospite.
Si tratta pertanto, in pratica, di una specie di autotrapianto autologo (e quindi senza rischio di rigetto , perchè il prelievo e la iniezione nel pene avvengono nello stesso paziente ) di cellule staminali utilizzando le cellule progenitrici , ematopietiche, mesenchimali ed endoteliali presenti nel midollo osseo, o nel grasso sottocutaneo: la iniezione nel pene avviene come ho detto in anestesia locale, ed è quindi ben tollerata dal paziente.
In alcuni casi è possibile anche effettuare un doppio innesto (cellule staminali e P.R.P) nella stessa seduta, anche se generalmente si preferisce differenziare nel tempo la somministrazione di cellule staminali e della procedura per P.RP.
IN CHE CAMPI DELLA MEDICINA SI UTILIZZANO ?
Studi clinici e scientifici stanno dimostrando che le cellule staminali potrebbero essere di aiuto per il trattamento non solo delle disfunzioni erettili su base organica, ma pure delle varie distrofie , e a tal proposito è bene ricordare che un pioniere in tale settore è il Prof.Giulio Cossu, oggi docente nel Regno Unito , ma si ipotizza che possano in futuro trovare favorevole applicazione anche in molte altre patologie come morbo di Parkinson, Alzheimer, malattie reumatiche, sclerosi multipla, diabete, cartilagini articolare deteriorate , fratture ossee complesse, ictus, ecc....
Le applicazione delle cellule staminali in campo medico sono attualmente oggetto di rigorosi studi nei trial clinici , al fine di conseguire una solida evidenza scientifica terapeutica.
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2) P.R.P. - Plasma Ricco di Piastrine (Platelet Rich Plasma , Priapus shot )
Si utilizza plasma arricchito di piastrine ,cioè un gel piastrinico o pappa piastrinica che viene iniettato , in anestesia locale, nel pene dello stesso paziente a cui è stato prelevato il sangue dal suo braccio ( pertanto non c'è alcun pericolo di rigetto ) : ciò permetterebbe di ottenere discreti risultati , ovviamente deve essere sempre utilizzato su casi clinici selezionati , perchè stimolerebbe la vascolarizzazione dei corpi cavernosi ,con un effetto forse anche rigenerante e riparativo dei tessuti, anche se occorrono ulteriori studi (trial clinici) che comportino una solida evidenza scientifica che confermi la possibilità di realizzare una vera e propria “neo-angiogenesi”.
Il sangue prelevato dal braccio del paziente viene sottoposto a centrifugazione e separazione cellulare , e ciò genera un complesso (o gel, o pappa) molto concentrato di piastrine (circa 95 %) e ricchissimo i fattori di crescita che partecipano ai processi rigenerativi e riparativi del danno organico alla base dei disturbi erettili ( PDGF, TGF-b, IGF, EGF, FGBF ecc..) con risultati promettenti .
Ovviamente è bene affidarsi a Specialisti esperti che prestano attività in Centri andrologici specializzati e che sapranno consigliare la terapia in base allo specifico caso clinico.
Quando si usa ?
Attualmente la metodica terapeutica P.R.P trova applicazione, oltre alle disfunzioni erettili come sopra indicato, in moltissime altre patologie , come fratture recenti ossee, patologie tendinee, patologie cartilaginee, osteartrosi, ulcere, piaghe da decubito, ustioni, ferite chirurgiche di difficile guarigione, lesioni tendinee , tendiniti, trattamento della alopecia o di supporto al trapianto dei capelli , ecc ecc...
3) ONDE URTO a bassa intensità e focalizzate
La generazione di onde urto si basa sul principio fisico dell'induzione elettromagnetica. e le onde urto realizzano vari stimoli meccanici che comportanto un effetto positivo biologico con produzione di fattori di crescita . In tale ottica la efficacia delle cura con Onde d'Urto sarebbe la stimolazione del microcircolo arterioso.
Nelle disfunzioni erettili si utilizzano onde urto a ” bassa energia “, mentre quelle ad elevata energia sono riservate al trattamento dei calcoli renali (litotrissia). E' consigliabile utilizzare 3000/4000 onde, talora anche 6000 shock wave, in ogni seduta programmando un ciclo di 6-8 sedute, una alla settimana: è ben evidente che la suddetta terapia deve trovare indicazione sulla base dei vari accertamenti diagnostici effettuati sul caso clinico specifico e su prescrizione dello specialista andrologo .
Le onde urto a bassa intensità “focalizzate “ stimolerebbero , secondo vari studi clinici, la circolazione vascolare arteriosa dei corpi cavernosi , con formazione di nuove strutture in ambito del microcircolo, tanto da realizzare una “neo-angiogenesi”.
Le onde urto agiscono migliorando il rilascio dell' “ossido nitrico sintasi endoteliale “ e del fattore di crescita endoteliale vascolare e quindi comportando in diversi casi, ovviamente sempre selezionati, un miglioramento della disfunzione erettile.
Non richiedono anestesia perchè è terapia non invasiva e quindi ben tollerata dal paziente.
Quando si utilizzano le Onde urto ? In moltissimi campi della Medicina hanno trovato applicazione terapeutica , iniziando dalla calcolosi renale (in tal caso si usano Onde urto ad Alta Intensita = litotrissia), ma poi estesa alle patologie osteoarticolari, tendinopatie, epicondilite, tendiniti, fascite plantare, coxartrosi, periostite, calcificazioni a carico della spalla ecc..
Le onde urto a bassa intensità focalizzate trovano oggi applicazione , in ambito andrologico, nelle disfunzioni erettili su base vascolare, cosiddette disfunzioni erettili arteriogeniche , che si osservano soprattutto nel diabete e nelle patologie vascolari caratterizzate da dislipidemia cioè eccessivo livello nel sangue di colesterolo totale e soprattutto LDL, oppure trigliceridi in valori troppo elevati, ma pure nella ipertensione arteriosa di lunga data, o anche un eccesso di fumo per molti anni, e nelle arteriosclerosi in genere.
Per approfondire questi argomenti , si consiglia la lettura dei seguente articoli che sono reperibili in questo stesso sito:
Utilizzo delle cellule cellule staminali nella cura delle disfunzioni erettili
P.R.P - Plasma arricchito di piastrine nella cura delle disfunzioni erettili