Importanza in ambito diagnostico- terapeutico e nella medicina predittiva , ma sono ancora doverose alcune riflessioni.
Nuovi interessanti scenari sono nati in questi ultimi anni in ambito medico predittivo , nel senso che il soggetto conoscendo ad esempio il proprio assetto genetico potrà conoscere in anticipo a quali patologie è più suscettibile e predisposto potendo di conseguenza adottare molto precocemente programmi idonei preventivi di precisione.
La Medicina predittiva sta acquistando infatti una valenza sempre maggiore , potendo fare riferimento anche alla Intelligenza Artificiale (I.A.)
La I.A. è definibile come la capacità di una macchina di “ragionare , apprendere e risolvere problemi e quesiti “ simulando le capacità ed il pensiero umano ,combinando insieme enormi quantità di dati ( Big Data ) mediante algoritmi che vengono appresi dalla macchina, e questi sistemi possono pure imparare in autonomia , tanto che si parla di “machine learning”. In pratica la I.A. è un processo attraverso cui le macchine ed i sistemi informatici sono in grado di simulare le capacità umane come il ragionamento, l' apprendimento , la pianificazione, e la creatività , ma su tale tematica sono necessarie alcune riflessioni, come sotto indicato.
Gli algoritmi di I.A. in Medicina sono usati positivamente per interpretare correttamente questa enorme mole di dati e nello stesso tempo per identificare possibili relazioni tra i dati stessi e le patologie umane, per cui trovano utilizzo sia in campo diagnostico che in ambito predittivo, cioè in grado di identificare possibili patologie prima ancora che si manifestino, ma anche nella gestione rigorosa delle terapie farmacologiche in una specifica patologia , come quella oncologica in particolare, sulla base di linee guida, evidenze scientifiche da riviste internazionali, decorso di altri pazienti con patologie simili, al fine di cucire al paziente un vestito terapeutico sempre più preciso e personalizzato. Interessante l'uso della I.A. anche nella ricerca farmacologica come riferisce il Prof. Giuseppe Remuzzi, Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri, in ambito dello screening di moltissime molecole esistenti al fine di individuare quelle più promettenti da sottoporre a sperimentazioni cliniche , in tal modo riducendo sensibilmente i tempi per trasferire i risultati della ricerca alla pratica clinica : in USA tale ricerca è oramai avanzatissima tanto che sono oltre 500 le applicazioni di I.A. approvate dalla Food and Drug Administration, Ente governativo che si occupa di alimenti e farmaci , dipendente dal Dipartimento della Salute.
Alcuni esempi di applicazione della I.A. : al servizio della genetica consente di ridurre i tempi per la formulazione di una diagnosi permettendo più tempestivamente la adozione di cure in quanto il report clinico perviene in 12-24 ore, ed quindi di grande utilità nelle patologie neonatali . La Intelligenza Artificiale trova valenza nel campo della diagnostica per immagine , come la Risonanza Magnetica 3 D, consentendo di analizzare , mediante sofisticati ed avanzati algoritmi matematici, informazioni che risultano di utilità nella gestione clinica delle patologie neurologiche quali sclerosi multipla, deficit cognitivi vari , Alzheimer, Parkinson , ma pure nel monitoraggio dei traumi cranici. In dettaglio nella Sclerosi multipla e nell'Alzheimer, con il supporto della I.A. nella RM -3 D , viene calcolato , con l' analisi quantitativa dei biomarker, sia il volume globale cerebrale, ventricolare e l'ippocampo , ma pure quello della sostanza bianca e della sostanza grigia , valutando la evoluzione nel tempo della patologia.
Attualmente la I.A. trova applicazione in molte discipline mediche come radiologia , radioterapia, oftalmologia, dermatologia , pediatria, neonatologia ,gastroenterologia, broncopneumologia, ginecologia oncologica, senologia, ematologia, infettivologia , cardiologia, urologia , ecc. La I.A. può partecipare anche nella gestione integrata di una Unità ospedaliera , potendo realizzare una pianificazione ponderata delle risorse disponibili, al fine di evitare pure sprechi in termini temporali e di risorse, e controllare pertanto anche i costi. Così si realizza da qualche anno all' Ospedale Universitario di Parma , dove ,coordinato dalla Prof,ssa Bignami, è in atto un nuovo modello di organizzazione del blocco operatorio , indicato come Parm-A.I. che consente di effettuare quasi in autonomia la programmazione di utilizzo delle sale operatorie , garantendo puntualità , efficienza e corretto impiego delle risorse, e miglior gestione dei ricoveri room o sale risveglio , alleggerendo in ultima analisi anche il carico di lavoro degli operatori stessi, con indubbi vantaggi.
Ma la I.A. presenta però pure aspetti etici ancora da chiarire , tanto che Stephan Hawking , noto fisico-matematico , affermava che bisogna raccogliere i frutti della futura I.A. ma nello stesso tempo evitarne i rischi , mentre il fisico Max Tegmark propone linee guida per una “benefica I.A “.
Recentemente Mario Tavani, Professore Ordinario di Medicina Legale della Università degli Studi dell' Insubria e Direttore per molti anni dell'Istituto di Medicina Legale all' Ospedale di Varese , segnala come la I.A. ed il Metaverso in rapidissimo sviluppo modificheranno sostanzialmente il mondo della Sanità , sia nelle attività cliniche-assistenziali sia nei programmi di prevenzione e pure nella attività medico-legale e forense , ma afferma che oggi sono necessarie varie riflessioni in ambito etico oltre che socio-politico, in quanto la I.A. influenzerà sempre più non solo la Sanità ma anche lavoro , politica, società .
Per Elena G. Bignami, Ordinario di Anestesiologia /Rianimazione alla Università di Parma, è auspicabile giungere a realizzare modelli ibridi , di I.A. e di I.Umana che non devono influire sulla libertà di pensiero ed azione nelle professioni mediche , perchè la I.A. sarà sempre una valida alleata, ma nel contempo non potrà mai svolgere il ruolo di “sostituta” del Medico , ed anche Giuseppe Remuzzi afferma che la I.A. non dovrà rimpiazzare il Medico perchè le decisioni finali rimangono sempre al Medico per questioni etiche , deontologiche , e di responsabilità . Già Albert Einstein , in modo lapidario ed anticipando i tempi , affermava “ il cervello batterà tutte le varie intelligenze artificiali, perchè è libero e può cambiare idea” .
Tranchant Henry Kissinger, Segretario di Stato USA con i Presidenti Nixon e Ford, affermando che la I.A. apre certamente a scenari di conoscenza e comprensione senza precedenti , e saprà trasformare il “nostro approccio a ciò che conosciamo, a come conosciamo e persino a ciò che è possibile conoscere “, ricordando che ad ogni punto di svolta l'Umanità avrà tre opzioni: limitare la I.A. , collaborare con essa o rimettersi completamente ad essa.