Nel tumore prostatico ma pure nelle patologie a carico del rene , dalle cisti ai tumori , alle patologie congenite malformative, e nelle patologie a carico della vescica e del surrene.
Chirurgia Robotica anche in età pediatrica e neonatale.
Nella cura del tumore prostatico, occorre anzitutto premettere che la tecnica chirurgica ”classica-tradizionale” a cielo aperto , cioè con incisione addominale dall'ombelico al pube, mantiene ancora oggi la sua validità in quanto consente di asportare completamente la patologia tumorale rispettando le strutture anatomiche responsabili della continenza urinarie e della erezione . Tuttavia l'arrivo della chirurgia robotica presenta alcuni vantaggi certamente significativi , per cui in ambito di chirurgica radicale del tumore prostatico , la chirurgia videolaparoscopica Robot -assistita, nota semplicemente come chirurgia robotica con Sistema Da Vinci , è oggidì certamente la tecnica migliore e di prima scelta .
I vantaggi sono evidenti : assenza di ampie incisioni cutanee che sono sostituite da piccoli fori cutanei , e da ciò un ridotto traumatismo tissutale addominale , visione intraoperatoria tridimensionale con netto ingrandimento , anche di 15-20 volte , dei dettagli anatomici per cui è più agevole il risparmio (nerve sparing) dei fasci vascolo- nervosi della erezione e delle strutture anatomiche responsabili di una buona continenza della urine, netta riduzione delle possibili perdite ematiche intraoperatorie per cui ridotta necessità di emotrasfusioni, minor dolore post-operatorio , degenza ospedaliera di pochi giorni, e più rapida ripresa della funzione urinaria e sessuale associate ad un più rapido ritorno alle normali attività quotidiane. Il chirurgo-urologo è distante fisicamente dal campo operatotrio perchè siede ad una consolle , dotata di un monitor, dalla quale comanda il movimento dei bracci robotici e quindi dello strumentario operatorio : le estremità dei bracci permettono ampi gradi di libertà di movimento, ben di più di quelli di un polso umano, e il robot riesce pure a non trasmettere , e quindi ad annullare , qualsiasi pur minimo tremore delle mani dell'urologo alla consolle attuando la demoltiplicazione dei movimenti ed il filtraggio del tremore fisiologico delle mani.
E' una chirurgia radicale in quanto viene rimossa tutta la prostata e le vescicole seminali , ma nello stesso tempo è anche chirurgia mini-invasiva perchè è nettamente ridotto l'accesso chirurgico alla prostata e linfonodi, in quanto anziché il taglio chirurgico che prevede la incisione sull'addome tra ombelico e pube, si effettuano piccoli fori , cioè piccole incisioni di pochi millimetri, che consentono il passaggio degli strumenti .
Si tratta di chirurgia di altissima precisione perchè il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e di altissima definizione , e ciò consente i migliori risultati non solo circa la radicalità chirurgica oncologica , ma pure funzionali riguardanti il rapido recupero della perfetta continenza delle urine ed il mantenimento della attività sessuale potendo conservare (tecnica nerve sparing) , se il tumore è ovviamente in stadio organo-confinato, i fasci vascolo-nervosi deputati alla funzione erettile.
E' evidente invece come in caso di tumore “non organo-confinato” ma avente una estensione oltre il limiti della capsula prostatica , non sia sempre possibile , considerando come prioritaria debba sempre essere la finalità di una radicalità chirurgica in senso oncologico , conservare i fasci vascolo-nervosi sopra citati.
La chirurgia con Robot consente oltre che la radicalità della asportazione della prostata e delle vescicole seminali anche ovviamente la rimozione dei linfonodi sia quelli circostanti “regionali “ che “ a distanza “ .
E' ben evidente come la abilità e la solida esperienza maturata dall'urologo in questa specifica chirurgia oncologica mini-invasiva che prevede l'utilizzo di strumentazione ad alto contenuto tecnologico, giochino un ruolo di indubbia importanza e rappresentino pertanto un valore aggiunto non indifferente.
Ma la chirurgia robotica trova ampia applicazione anche nella chirurgia del rene , sia perla rimozione elettiva o enucleazione, delle cisti che nella tumorectomia renale per cui si può agevolmente asportare solamente il tumore renale ma conservando il rene stesso . Oltre a ciò è utile nella idronefrosi causata dalla stenosi , generalmente congenita, del giunto pielo-ureterale attuando la “pielo-plastica “ del giunto mediante una neo-anastomosi pielo-ureterale dopo aver rimosso il tratto stenotico . Anche in caso di asportazione totale di un rene o nefrectomia ,sia per patologie infiammatorie come pionefrosi o pielonefrite xantogranulomatosa , e sia per tumori maligni renali anche di grosse dimensioni, il bisturi che comportava una incisione cutanea sempre ampia ha lasciato il posto, con successo indiscutibile ed efficacia , alla chirurgia robotica : breve la degenza, minimo il dolore postoperatorio , e rapido ritorno alla vita normale. Nelle neoplasie infiltranti vescicali che richiedono la asportazione totale della vescica l'intervento con Robot consente di realizzare una buona chirurgia oncologica e conservare pure in alta percentuale di casi la continenza urinaria nelle varie tecniche adottabili per il confezionamento di una neo-vescica ileale.
Le caratteristiche tecniche fanno sì che il Robot trovi applicazioni in diverse discipline mediche, dalla urologia, alla chirurgia generale, chirurgia toracica, ginecologia ,chirurgia oncologica , anche in pazienti di età molto avanzata (chirurgia geriatrica robotica) .
Ma pure varie patologie pediatriche o anche neonatali trovano nella chirurgia robotica la miglior modalità terapeutica : attualmente i limiti sono ancora legati sia ai costi che alla scarsa disponibilità di robot chirurgici specifici , ma già nel 2020 è stato inaugurato all'Ospedale Gaslini di Genova il primo Centro in Italia di Chirurgia robotica pediatrica , che ha assunto il ruolo di Polo di riferimento perla ricerca, la didattica e formazione nel campo di queste tecniche di alto livello . In campo pediatrico il Robot consente anzitutto una chirurgia di massima precisione e mini-invasiva, ma pure un post-operatorio pressochè senza dolore e conseguentemente un ricovero di 2-3 giorni anche per interventi complessi della durata di diverse ore . Significativo registrare anche come all' Ospedale Pediatrico Gaslini si stia realizzando una estensione progressiva delle indicazioni per cui il campo di azione riguarda la chirurgia oncologica, toracica, urologica, malformativa digestiva e tracheale , chirurgia vertebrale , con procedure sempre più complesse come le deviazioni urinarie continenti, le sostituzioni e le ricostruzioni vescicali.
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Tumore alla prostata : chirurgia radicale mini-invasiva con ROBOT