Molto frequentemente la prostata e la uretra sono colpite da processi infiammatori/infettivi , anche in età giovanile dai 20-30 anni.
Prostatiti acute, subacute , croniche , e le prostatodinìe .
Uretriti gonococciche e uretriti “non gonococciche” ( da ureplasma urealyticum, chlamidia tracomatis )
Bicicletta e peperoncino : nessuna controindicazione, con rarissime eccezioni.
Le cause infettive sono molte , ed i microorganismi coinvolti sono generalmente rappresentati da:
escherichia coli, proteus, enterococchi, ma pure pseudomonas, serratio, klebsiella .
Oltre a ciò sono spesso in gioco altre classi di agenti, trasmesse soprattutto per via sessuale ed attualmente in netto aumento di frequenza:
Clinicamente , come sintomatologia, si distinguono prostatiti acute , prostatiti subacute e prostatite croniche:
Le prostatiti acute si manifestano con improvvisa insorgenza di intenso bruciore alla minzione, un incremento notevole della frequenza delle minzioni stesse , magario anche ogni 5-15 minuti, febbre altrettanto improvvisa , direi “espolsiva” che insorge in pieno benessere “ a ciel sereno “ , accompagnata anche da intensi brividi.. Talora fatica nella minzione che appare debole con sensazione di non riuscire a asviotare completamete la vescica.
Se non si ottenesse una guarigione completa con le terapie appropriate , che debbono essere sempre correttamente impostate e pure tempestivamente , la infiammazione acuta evolve in prostatite subacuta che facilmente darà origine ad una prostatite cronica .
Tali prostatiti croniche possono essere “batteriche “ , ma molto spesso sono “non batteriche” ed entrambe hanno generalmente una sintomatologia molto subdola : aumento episodico o costante della frequenza minzionale, talora lieve bruciore nel getto urinario, sensazione di non riuscire a svutoare completamente la vescica .
La prostatite cronica batterica è comunque piuttosto difficile da debellare completamente in quanto la scarsa permeabilità del parenchima prostatico non consente una facile diffusibilità degli antibiotici che non raggiungono pertanto una concentrazione adeguata ed efficace nella prostata stessa.
In altri casi insorge la Prostatodinìa , che si presenta molto spesso anche nei giovani : con tale termine si intende un” insieme di sintomi “ talora non costanti ma ricorrenti ed esacerbati magari da fattori alimentari (eccesso di birra, vino, liquori, inotre cibi piccanti ,ecc) e che si presentano come “senso di peso pelvico e perineale” soprattutto, lieve incremento della minzioni anche notturne, talora minimi fastidi nel getto urinario.(si consiglia la lettura in questo sito dell'articolo sui “ Disturbi del perineo” )
Una precisazione doverosa sulla bicicletta e sul peperoncino, spesse volte condannati .
A tal proposito occorre definire i rapporti tra prostata e l'utilizzo della bicicletta, che ha
portato alla diffusione e commercializzazione di selle cosiddette “anatomiche “ con una “scanalatura centrale” nel concetto che tale dispositivo possa evitare la “compressione sulla prostata” riducendo addirittura il rischio di patologie prostatiche come infiammazioni , ingrossamenti benigni e pure tumori.
E' bene sapere che la prostata è un organo ghiandolare a forma di castagna attraversato dall'uretra che è situato all'interno della regione sottoperitoneale della piccola pelvi , delimitata inferiormente dalla fascia superiore del diaframma urogenitale : pertanto le selle di bicicletta o moto non potranno mai comprimere la prostata , che è all'interno della piccola pelvi . Ciò non toglie che una buona sella favorisca un altrettanto gradevole confort, e possa pure ridurre la pressione sul perineo e sull'uretra, ma certamente non può agire direttamente sulla prostata.
E' ovvio che in caso di prostatite acuta (con tutti i disturbi sopra citati: febbre, bruciori intensi ecc..) è bene evitare l'utilizzi della bicicletta, ma se il paziente ha pur avuto una precedente prostatite acuta, ma ora è guarito perfettamente , non ci sono assolutamente limitazioni allo utilizzo della bici, sia amatoriale sia in area sportiva agonistica.
La stessa cosa vale in caso di Prostatiti subacute ,croniche e nelle cosiddette “ Prostatodinìe “ : non c'è nessuna controindicazione allo sport mediante bicicletta, o moto, o anche andare a cavallo.
E che dire circa il peperoncino e la paprika nei confronto della prostata , tante volte messi in causa e condannati ? Questi cibi contengono la capsaicina e moltissima vitamina C che fanno del peperoncino e della paprika un “longevity smartfood”, migliorando colesterolo e trigliceridi. Come sempre occorre ovviamente il buon senso nelle dosi, ma è certo che il peperoncino non comporta danni alla prostata .
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