Una situazione di ridotta estensione, in senso diametrico, e quindi della circonferenza del pene in fase eretta non è raramente segnalata dal paziente. Talora ciò è associato a un pene corto o ritenuto tale dal paziente, ma molto spesso la situazione è ai limiti della normalità, considerando tutte le variazioni anatomiche possibili legate alla razza, alla corporatura del paziente, ecc. Vedi tavella di Schonfeld-Beebe qui allegata. La soluzione correttiva di chirurgia plastica è certamente possibile ma consigliabile solo in casi del tutto necessari, perché il risultato”estetico-morfologico” finale non consente un quadro di perfetta normalità, in quanto l’allargamento è a carico dei corpi cavernosi, mentre il glande (che è un corpo spongioso, esattamente come il canale uretrale) manterrà le dimensioni precedenti e non potrà essere allargato.
TECNICHE DI AUMENTO DEL DIAMETRO DEL PENE
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